Un progetto ancora attuale per i contenuti e gli obiettivi che propone
Progetto anno sc- 2009/2010
Ufficio Difesa Civica Comune di Livorno (progetto già pubblicato sul sito web del Comune)
Difesa Civica del Comune di Livorno
Difensore Civico Gisella Seghettini
Resp. Paola Ceccotti
Premessa
Questo progetto fa parte di un percorso per la cultura della legalità intrapreso dalla Difesa Civica di Livorno con i bambini delle scuole elementari per riflettere su regole, rispetto dell’altro, valori condivisi.
La nostra Costituzione
è stata approvata nel dicembre del 1947 ed è entrata in vigore il 1° gennaio
del 1948, essa ci dice che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Ciascuno
è portatore di diritti inviolabili – libertà personale, di riunione, di
circolazione, di associazione… : bambini e vecchi, donne e uomini, bianchi neri
… Abbiamo voluto parlare di Costituzione con i bambini tenendo presente che
l’acquisizione delle regole inizia nella famiglia e prosegue in ambiti sociali
diversi, dalla scuola al gruppo di amici, e via dicendo.
La famiglia
La famiglia è il primo ambiente in cui si prende coscienza
dell’essere cittadino, dei diritti e dei doveri. La Costituzione affida ai
genitori il “dovere e diritto di mantenere, istruire ed educare i figli…”, la
repubblica “agevola…la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti
relativi”.
La scuola
È nella scuola che progredisce la consapevolezza dell’essere
cittadino.
I rapporti tra scuola e famiglia sono la prima cerniera che
unisce il mondo degli affetti familiari con quello delle relazioni e delle
istituzioni sociali. La microsocietà scolastica è una vera comunità di vita e
di lavoro, in essa si elaborano attraverso il dialogo e la collaborazione i
significati di identità personale, solidarietà, competizione e cooperazione.
Ed è attraverso una valida interazione scuola famiglia che è
possibile individuare modelli di comportamento condivisi e positivi, coerenti
con uno stile di vita in cui si assumono e si mantengono impegni, rispettando
l’ambiente sociale in cui si vive. Per questo che “La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e
gratuita …” .
Educare alla cittadinanza
secondo la Costituzione
La Costituzione non è solo il documento sul quale si basa la
nostra democrazia, ma anche una mappa di valori per la costruzione della
identità personale, locale, nazionale, umana, essa mostra i principi per
l’esercizio della cittadinanza attiva.
La lettura consapevole della Costituzione è strumento per
promuovere nelle nuove generazioni la convivenza pacifica, l’impegno in prima
persona per il benessere proprio e degli altri, attraverso anche attività di
volontariato e una educazione che riguardi sia gli aspetti pubblici che quelli
privati: a) cittadinanza consapevole, sicurezza stradale, rispetto
dell’ambiente; b) salute, alimentazione, affettività.
Progetto “La Costituzione raccontata ai bambini”
Intervento n. 13 del Progetto città sicura di cui
alla D.G. n. 258/2008 “La Costituzione raccontata ai bambini”, resp. Paola
Ceccotti.
Il progetto, redatto dall’ufficio difesa civica del Comune
di Livorno, iniziato nel mese di novembre 2009 e conclusosi nel gennaio 2010
rappresenta la prosecuzione di un percorso di educazione alla legalità che la
Difensore Civica Gisella Seghettini ha intrapreso dal primo anno del suo primo
mandato. Lo spirito che ha animato l’iniziativa è stato quello di comunicare
agli alunni della scuola primaria i principi fondamentali della Costituzione
Italiana (prima parte artt. 1 – 54) cercando di concretizzarli e avvicinarli il
più possibile alla esperienza quotidiana. Si è cercato di far conoscere agli
alunni le istituzioni e in particolare il Comune per stabilire una continuità
tra i principi della carta costituzionale e la vita del cittadino, dei suoi
diritti e doveri.
Più specificamente sono stati individuati i seguenti
argomenti:
1.
Lo
Stemma – lo Stemma comunale quale elemento identificativo dell’Ente –
informazioni storiche
2.
Il
Territorio – il Comune si identifica con un territorio ben preciso - i suoi
confini e le sue caratteristiche (ambiente - abitanti)
3.
L’Amministrazione
– sono stati presi in esame gli elementi che amministrano il territorio, che lo
gestiscono e come ne prendono cura, ed in particolare
a. Organi politici – Consiglio comunale,
Giunta
b. Servizi (servizi demografici, polizia
municipale ecc.); fra tutti quelli più riconducibili alla vita quotidiana, ed
in particolare i servizi demografici che rappresentano più completamente la
linea del tempo dell’essere cittadino , secondo una evoluzione che si scandisce
in tappe della vita, via via documentate - diremmo certificate - (nascita,
maggiore età, età adulta, anziani), che portano con sé una serie di
diritti/doveri.
Hanno parlato con i bambini di questi argomenti i
responsabili degli uffici interessati, o loro delegati, cercando di suscitare
interesse e partecipazione. Le insegnanti hanno ripreso ed ampliato i contenuti
emersi nella conversazione nei laboratori didattici, i cui prodotti in piccola
parte sono stati oggetto di questa pubblicazione.
Il progetto si è concluso con una visita guidata nelle
stanze degli organi più rappresentativi.
Documentazione di riferimento
– La
Costituzione della Repubblica Italiana - dicembre 1947 - in volumetto della
R.T. distribuita a tutti i bambini interessati al progetto
– La
Dichiarazione universale dei diritti umani - Parigi 10 dicembre 1948
– Carta
dei diritti fondamentali dell’Unione Europea – Nizza 2000
– Documento
di indirizzo Min. Istruzione per la sperimentazione dell’insegnamento
“Cittadinanza e Costituzione” 2009 marzo 2009
– “La
Costituzione raccontata ai bambini” di Anna Sarfatti ed. Mondadori
Le regole secondo i bambini
Da quando ero piccolo ho imparato dai miei genitori che per
star bene a questo mondo bisogna rispettare delle regole.
Che ci piacciano o no esse esistono.
Le regole esistono in famiglia, a scuola, nella società.
Secondo me è giusto che ci siano perchè senza di esse
sarebbe una grande confusione.
Federico Santucci 5° B Thouar
Le regole sono importanti per far andare bene il mondo e per
crescere con sani principi.
Alice Mantovani 5° A Thouar
Le regole sono importanti perché senza di esse ci sarebbe
confusione, i prati sarebbero pieni di cartacce, i bambini non andrebbero a
scuola, gli adulti non lavorerebbero.
Esistono anche piccole regole come: lavarsi le mani prima di
mangiare oppure lavarsi i denti.
Anche queste piccole regole sono importanti per vivere bene
anche se a volte si possono trasgredire.
Giada Busoni 5° B
Le regole sono norme comportamentali che devono essere
rispettate da tutti ed evitano che il caos si propaghi per il mondo. Se si
trasgredisce una regola in famiglia si prende una punizione mentre in città,
per strada c’è il rischio di una pena più grave come la prigione. Le regole
sono molte e dovrebbero servire per mantenere la pace nel mondo, se venissero
rispettate ma come si legge in tutti i giornali questo non succede anzi, ogni
giorno molte regole vengono violate. Le regole che fanno parte della costituzione
italiana vengono chiamate articoli.
Matteo Invernazzi 5° A Thouar
Le regole sono tutte quelle leggi scritte e non che ci
insegnano come si stà al mondo, come si vive insieme agli altri e soprattutto
ci insegnano a rispettare l’altro.
Sono tutti quei comportamenti che è meglio tenere se si
vuole vivere bene tutti insieme nel rispetto e nella pace.
Se le regole non ci fossero ognuno farebbe ciò che vuole
così si creerebbe tanta confusione e sarebbe molto difficile vivere insieme.
Senza regole il mondo sarebbe un caos. Non tutti però
rispettano le regole ,ci sono infatti ragazzi ed adulti che trasgrediscono le
regole; in questo modo creano disagio a se stessi e agli altri.
Irene Latorraca 5° A Thouar
Nella mia casa ci sono alcune regole: lavarsi le mani prima
di mangiare, lavarsi i denti dopo ogni pasto, avere una buona igiene del corpo,
fare i compiti, rispettare gli impegni presi, togliersi le scarpe quando si
entra in casa,non lasciare le luci accese nelle stanze se non c’è
necessità,tappare le bottiglie, stare composti sulla sedia e non parlare mentre
si mangia.
Non stare scalzi, non stare tanto tempo davanti alla
televisione, non giocare troppo ai video games, non comprare cose inutili.
Mettere in ordine le cose dopo averle usate,non saltare sui
divani, non giocare con la palla, non gridare.
Tra le regole del comportamento ci sono quelle di non dire
parolacce, essere educati, rispettosi, gentili e non dire bugie.
Le regole sono importanti perché rispettandole si può vivere
meglio in comunità.
Le regole servono per evitare situazioni sgradevoli e di
pericolo.
Se non ci fossero le regole ogni persona agirebbe senza
rispetto nei confronti di cose, persone ed animali.
Purtroppo anche quando le regole ci sono spesso non vengono
rispettate creando danni
Marta
Pellegrini 5° A Thouar Per me le regole sono importanti per il rispetto
della gente perché sennò tutti farebbero quello che vogliono. Le regole sono
tante e tutte hanno un buon motivo per essere rispettate.
Chiara Lonzi 5° B Thouar
Secondo me le regole sono molto importanti perché senza
regole non ci sarebbe rispetto, troveremmo i muri scritti, rotti e anche
sporchi facendo della nostra città una città brutta, sporca e non come la
vogliamo noi cioè pulita, bella e piena
di turisti.
Le regole non ci sono solo nella nostra città, le regole
sono ovunque, anche in famiglia perché se non avessimo le regole no potremmo
vivere insieme. Ci sono delle regole anche nell’amicizia come per esempio, non
lasciar soli gli amici o consolarli se sono tristi.
Rispettare le regole rende senz’altro la vita migliore.
Bianca Dello Sbarba 5° A Thouar
Progetto TROOL E LA COSTITUZIONE
Gennaio - Marzo 2010
Scuola Primaria Thouar Livorno, Classi 5° A e 5° B
Grazie ad una convenzione con l’Istituto degli Innocenti di
Firenze i bambini hanno potuto, attraverso l’utilizzo sicuro di internet,
guidato e monitorato da operatori educativi, condividere con alunni di altre
scuole della Toscana i contenuti espressi su aspetti della costituzione
discussi in classe. I loro lavori – disegni, impressioni – sono stati
pubblicati sul multiblog di Trool (http://www.trool.it/ multiblog/costituzione)
«La Costituzione è un’idea geniale. Grazie a essa possiamo
passeggiare nelle strade e nei pratini, liberamente e senza rischio di essere
derubati dai criminali che ci sono in giro. Proverei a immaginare come sarebbe
l’Italia se avessero votato la monarchia: una nazione senza qualcuno che
potesse dire la propria opinione o i propri sentimenti e ascoltare quelli di
chi regna da tempo, indipendente sull’Italia. E anche senza che le femmine
potessero partecipare alla vita politica. Nessuno infrangerà la Costituzione,
ma se succedesse, io la riporterei in vita con qualunque mezzo.»
Kingdom
«La Giustizia. La giustizia è per tutti uguale e se tu vuoi
parlare non ti fermare, perché la giustizia è uguale per tutti e serve per
rispettare tutti nello stesso modo.»
Amour
«Il Diritto. Il diritto è uguale per tutti perché da quando
nasci hai un diritto come: avere una famiglia, un nome, un cognome, una casa ed
avere dei vestiti e avere un certificato di nascita perché il diritto e un
insieme di leggi per il mondo.»
Amour
«La Libertà. La libertà ti rende libero da tutti e fare
quello che vuoi come : lavorare, dormire, giocare ed essere libera.»
Amour
«Diritto. Il diritto è molto importante perché sono le cose
che possiamo fare come avere il diritto al nome, poter andare a scuola, poter
esprimere la propria opinione tutte queste cose sono molto importanti. »
Popolare
«Uguaglianza. L’uguaglianza è importante perché tutte le
persone vanno rispettate anche se sono diverse, o di altri paesi o di altre
religioni, e per questo non vanno ignorate come alcune persone fanno, ma noi
dobbiamo rispettare tutti perché tutti sono uguali.»
Popolare
«Bandiera. La bandiera è molto importante perché ci indica
tre cose molto importanti: come il rosso che indica l’amore, il bianco che
indica la pace e il verde che indica la speranza.»
Popolare
«Dignità, Diritto, Doveri. Ogni uomo, ogni persona, ogni
donna deve avere la sua dignità, i suoi doveri e i suoi diritti. Queste tre “D”
significano molto per il mondo, anche se alcuni popoli non possono avere. La
parola diritto significa poter fare una cosa, La parola dovere significa dover
fare una cosa.»
«I diritti, sono di tutti,
ogni bambino deve avere un tetto, una identità
e anche
una mamma e un papà, un nome, una casa, una mamma e un papà, basterebbero ad
avere la loro felicità.
Pieni di gioia sarebbero loro ad essere come tutti i bambini
del mondo.»
Taina
«La pace, mi piace,
porta gioia in tutte le cose, piene di amore,
gridando a tutti la felicità arriverà.»
Taina
«COSTITUZIONE
GIUSTIZIA
DIRITTO
UGUAGLIANZA
PACE
BANDIERA
COSTITUZIONE
DOVERI
DIGNITA’
LIBERTA’»
Babbo
«Costituzione = l’insieme dei diritti e dei doveri dei
cittadini italiani.
Diritto = rispettare la legge.
Uguaglianza = vuol dire che siamo tutti uguali e abbiamo gli
stessi diritti e i doveri.
Pace = è un momento di calma e dove le persone fanno la
pace.
Bandiera = rosso amore, verde speranza, bianco pace.
Giustizia = quando una persona che ha tanto gli viene data
la colpa, mentre a una persona che ha ragione
gli viene data ragione.»
Treno
«Uguaglianza. Per me tutti dovrebbero essere trattati uguali
anche se sono di paesi, di lingua diversi: però certe volte non vengono
rispettate. Però non va bene e per questo dobbiamo trattare tutti in modo
uguale.»
Nella
«Dedicato
alla libertà. Dedicato alla libertà che ci fa divertire e gioire che sulle sue ali ci fa volare in
mondi fatati. La libertà è come il vento che è molto attento
non si ferma e non si lascia andare
ma continua a volare senza mai sostare.»
Apetta
«Dedicato
alla pace. Dedicato alla pace che è molto tenace
che ha insegnato alle persone ad amare e anche a
donare.
la pace ha fatto smettere le guerre più brutte
levandole tutte.
La pace viene espressa con il bianco puro, ma non con
il nero scuro.
Dedicato alla pace ed alla sua purezza
Portando sempre contentezza.»
Apetta
«La Pace. La pace è bella e serena fino alla sera.
Aspettiamo con gioia questo momento che bello.»
Topolino2010
«La solidarietà e dignità sono cose buone e io spero che nel
mondo si sviluppino in maggiore quantità
sia per gli uomini che per le donne di tutte le qualità
sia di colore sia giapponesi, sia cinesi, tutte le persone
anche la pace tra le persone.
La giustizia, la pace, la Costituzione tutte queste cose
sono diritti per le persone.»
Amauri
«Nel calcio c’è una regola da seguire, per esempio senza la Costituzione
tutti si farebbero male, potremmo rispondere male all’arbitro e tutti farebbero a botte e si picchirebbero
senza pace. E tutte le persone hanno il diritto di giocare, di mangiare e di
avere delle cose.»
Tavano
«La Libertà.
Un cielo
limpido e un prato verde un’aquila che vola una nuova fiaba da raccontare,
siamo tutti liberi e libera è l’Italia
che nel viaggio della vita ci accompagnerà.»
Coraline
«L’uguaglianza non vuol dire essere diversi, ma rispettare
le persone di colore, perché anche se vengono da un altro paese, città non
bisogna prenderli in giro, non solo per noi, ma anche per loro perché se la
prenderebbero a male e si sentirebbero scansati.»
Bimbina
«Un
quadrato verde per il bell’ambiente un quadrato bianco per la neve e per
l’asfalto un quadrato rosso per il tetto che ognuno deve avere ed ecco che la
bandiera italiana abbiamo appena formato!»
Sharpay98
«Diritto. Per me tutti quanti dovremmo avere diritto di
andare a scuola, avere un posto dove vivere, lavorare, aiutare altre persone e
mangiare, perché senza queste cose non potremmo vivere. Spero che ogni persona
si trovi bene nella vita e che sia fiero di lui, come me!»
Tarzan
«I bambini sono tutti uguali perché hanno un cuore anche
quelli di colore e dobbiamo essere tutti amici.»
Dart
«Pace e
giustizia. La pace e la giustizia, grazie a loro la nostra città è bella,
serene e piena di libertà. La pace è arrivata eliminando la guerra.
E poi ecco
la giustizia che rende tutti noi bravi cittadini aiutiamo grandi e bambini,
aiutiamo ci è in difficoltà per avere amore in gran quantità.
Basta un piccolo fiore per arricchire il mondo
e adesso facciamo un gran cerchio rotondo.»
Chitti
«L’uguaglianza e la libertà sono diritti per tutte le
persone.
La
Costituzione rappresenta la bandiera italiana. Dovrebbe esserci più pace nel
mondo, dovrebbe esserci meno ingiustizia tra persone ci dovrebbe essere più
dignità nelle persone. Anche la solidarietà ci dovrebbe essere nel mondo
E le persone dovrebbero pensare di essere tutte uguali.»
Lumacone
«La bandiera italiana. La bandiera italiana è carina perché
i colori sono in sintonia fra loro. Essa rappresenta il simbolo dell’italia e
io sono molto contenta che questa bandiera rappresenti questo paese perché a me
piacciono questi colori!»
Magò
«Libertà.
La libertà
ci deve essere per tutte le persone anche per i bambini ma devono essere
accompagnati dagli adulti. Le donne dovrebbero poter fare quello che gli piace
e se si cacciano nei pericoli dovrebbe difenderle qualcuno.
Anche per gli uomini, ma per loro è molto meglio perché si
sanno difendere bene.»
Micio
«La bandiera italiana è tricolore come quando sboccia
un fiore.
È verde, bianca e rossa
Come l’acqua in una boccia.
È il simbolo italiano
Quello della libertà
E manda pace in gran quantità.
Vogliamo giustizia
Vogliamo dignità
E la fortuna ci accoglierà.»
Guappina
«La bandiera italiana per me indica i colori della pace.»
Sami99
«Noi siamo uguali a tutti, nessuno è diverso.»
Sami99
«Noi dobbiamo essere liberi di fare quello che vogliamo nel
rispetto degli altri.»
Sami99
«L’uguaglianza è una speranza
che va rispettata e amata
noi a tutti lo diciamo ma alcuni di loro non la
ascoltano.
L’uguaglianza è una speranza
Non fartela scappare
Altrimenti potresti
farti male.»
Sharpay98
«L’uguaglianza
è molto importante, infatti nessuno è diverso da noi cambierà solo il colore
della pelle, la religione e le caratteristiche fisiche.
Tutti sono liberi di fare tutto quello che vogliono,
basta che non sia
qualcosa di brutto nei confronti degli altri.»
Sandara
«Tutti i bambini hanno i diritto di andare a scuola di
imparare a scrivere e non lavorare perché il lavoro spetta ai grandi e non ai
bambini.»
Koala5
«Per me l’uguaglianza è giusta e serve per rispettare le
altre persone di colore e di paesi diversi, infatti non bisogno prenderli in
giro perché sono sempre uguali a noi.»
Goccioletta
Riusa e Ricicla
Successivamente all’intervento dell’Ufficio Ambiente la
riflessione in classe si è concentrata soprattutto sulla necessità e
sull’utilità del riuso dei materiali e dopo aver esplorato esempi di riuso i
bambini hanno proposto di realizzare il lavoretto in occasione del Natale con
materiali già usati e carta riciclata. Inoltre è nata l’idea di caratterizzarlo
con un logo e un breve slogan: RR, riusa ricicla, rispetta l’ambiente e la
natura. Infine una nota di spiegazione alle famiglie, sulla particolare forma
di produzione e confezionamento del dono e del “valore in più” in rispetto dell’ambiente in esso racchiuso,
ha accompagnato il lavoretto stesso.
Le classi 4° A e 4° B della scuola Thouar e le
loro insegnanti
Interventi dei rappresentanti degli uffici comunali e di una
associazione di volontariato
Novembre - dicembre 2009
Stamani parleremo di quello che fanno i nostri uffici, Stato
Civile ed Anagrafe. Lo Stato ha delegato al Sindaco nella sua attività di
Ufficiale di Governo la gestione di questi servizi. Vedremo come questi uffici
si riallacciano ad alcuni principi costituzionali.
Lo Stato Civile è nato nel 1866, poco dopo l’unità d’Italia,
prima le registrazioni degli eventi venivano effettuate dai monaci ed ancora
per alcune ricerche storiche dobbiamo rivolgerci alle parrocchie e alle Curie
Vescovili.
Lo Stato Civile si divide in quattro grandi settori:
nascite, cittadinanze, matrimoni e decessi.
Lo stato civile si occupa pertanto degli avvenimenti che si
susseguono nella vita di ogni persona.
Cominciamo dalla nascita: quando un bambino nasce deve
essere fatta la denuncia di nascita allo stato civile, affinché questo bambino
risulti registrato ed abbia subito dei diritti: il diritto al nome, alla
cittadinanza, alla capacità giuridica.
La capacità giuridica si acquista al momento della nascita
(nati vivi) ed è l’idoneità delle persone ad essere titolari di diritti. Senza
la denuncia di nascita il bambino sarebbe uno sconosciuto per la società e
quindi non potrebbe essere titolare di diritti e di doveri. (artt. 2, 22 e 30
costituzione).
Quindi quando un bambino nasce i genitori provvedono alla
registrazione presso il nostro ufficio entro 10 giorni, oppure presso la
Direzione Sanitaria dell’ospedale dove è avvenuta la nascita, entro 3 giorni
dal parto. Con la denuncia di nascita il bambino ha un nome e cognome, quindi
un’identità, ha la cittadinanza italiana, se figlio di almeno un genitore
italiano, oppure straniera se i genitori sono entrambi stranieri. Il figlio di
italiani acquista la cittadinanza italiana anche se nasce in qualsiasi parte
del mondo (jure sanguinis). La legge italiana non prevede per ora l’acquisto
della cittadinanza jure soli, cioè per essere nato in Italia, a meno che si
tratti di un bambino abbandonato oppure di un bambino nato da genitori la cui
cittadinanza non viene trasmessa al figlio.
Il settore delle nascite si occupa poi anche di tante altre
problematiche quali i riconoscimenti di filiazione, dei nascituri, le adozioni,
i cambiamenti di nome e cognome ecc..
Per quanto attiene al settore della cittadinanza è già stato
accennato qualcosa,
la cittadinanza è un settore in continua
Un altro settore è
quello dei matrimoni:
Dopo le pubblicazioni, che stanno esposte per otto giorni e dopo i tre giorni successivi per eventuali opposizioni, i fidanzati possono sposare dove vogliono, in Comune, in Chiesa o in altra sede di culti acattolici, ad esempio in Sinagoga per gli ebrei. Ci sono molti culti diversi dalla religione cattolica con quali lo stato italiano ha sottoscritto delle intese, cioè delle leggi per la professione di quei culti nel nostro paese.
L’art. 29 della costituzione dice che “la Repubblica
riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul
matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei
coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare”.
Inoltre gli artt. 8 e 19 esprimono il concetto che tutte le
religioni sono ugualmente libere davanti alla legge e tutti hanno diritto di
professare la propria fede religiosa e ciò si ritrova anche nella scelta del
matrimonio operata dagli sposi, che sono liberi di sposare secondo il culto a
cui appartengono.
L’art. 12 descrive la bandiera tricolore ed il concetto del
tricolore lo si ritrova in occasione dei matrimoni civili: il Sindaco o suo
delegato deve avere la fascia tricolore quando celebra un matrimonio.
L’ultimo settore dello stato civile è quello dei decessi,
altro avvenimento che purtroppo fa parte della vita. Con la morte il cittadino
cessa di avere i diritti e i doveri di cui abbiamo parlato finora.
Tutti gli avvenimenti che sono stati descritti vengono
inscritti (o trascritti) nei registri di stato civile, grandi volumi dove
possiamo ritrovare anche dei riferimenti storici importanti: atti di nascita
con il timbro della “razza ebraica” apposto durante il fascismo sugli atti
degli ebrei; atti di morte registrati in seguito ai bombardamenti che hanno
distrutto Livorno durante la guerra, facendo morire tantissime persone; atti di
personaggi illustri: Modigliani, Caproni, Ciampi ecc. Potrete vedere questi
grandi libri quando verrete a farci visita …
Ufficio Stato Civile, Laura Ciolli
… Come abbiamo appena visto, si diventa cittadini con la
nostra nascita che viene trascritta nei registri dell’Ufficio di Stato Civile.
Però l’Ufficio di Stato Civile non si limita a trascrivere
il fatto che siamo nati, ma informa l’Ufficio Anagrafe che esiste un cittadino
in più, che deve essere aggiunto alla popolazione residente.
Infatti l’Anagrafe non è altro che il registro della
popolazione residente del Comune ed esiste in tutti i Comuni d’Italia.
Quindi, al momento della nascita, viene creata una scheda
personale di ognuno di noi dove verranno annotati tutti i cambiamenti della
nostra vita. Inoltre verremo aggiunti anche sulla scheda della nostra famiglia,
scheda che si è formata quando i nostri genitori hanno deciso di vivere insieme
e di creare la loro famiglia personale. In questa scheda verranno da subito
scritti tutti i nostri dati personali e dove abitiamo e ogni volta che cambiamo
casa verrà trascritto il nuovo indirizzo; quando diventiamo un po’ più grandi
verrà aggiunto il nostro titolo di studio e il lavoro che facciamo e, se ci
sposeremo, verrà trascritto il nostro matrimonio e, come è avvenuto per i
nostri genitori, verrà creata una nuova scheda di famiglia. E così continuerà
per tutta la nostra vita. Poi come accade per le persone molto anziane che
“scompaiono”, la nostra scheda diventerà storia e verrà inserita in una
archivio storico della popolazione e non verrà mai distrutta.
Se nel corso della nostra vita vorremo cambiare città, la
nostra scheda verrà archiviata nell’archivio storico dei cittadini che sono
stati residenti, e cioè hanno abitato in questa città, a Livorno, e ne verrà
fatta una nuova nell’Anagrafe della città dove ci trasferiremo.
Da queste schede personali e di famiglia poi deriverà la
cosiddetta “certificazione” che potrà servire per ottenere quei diritti che la
legge ci riconosce sia in materia sanitaria come il diritto ad essere curati e
ad avere un medico di famiglia (art. 32) sia in materia sociale come il diritto
ad avere degli aiuti economici in caso di povertà o comunque di difficoltà e di
assegni famigliari che ci aiutino a sostenere le spese della famiglia che
cresce ( art. 31) e a fare in modo che i bambini possano andare a scuola perché
tutti hanno il diritto ad essere istruiti (art. 34).
Quando diventiamo più grandi e si compiono i 15 anni
l’Ufficio Anagrafe del Comune dove siamo residenti ci rilascia un documento
particolare che si chiama Carta d’identità e che ci consente di muoverci,
spostarci liberamente su tutto il territorio italiano e anche di andare
all’estero (art. 16 della nostra carta costituzionale).
Però perché viene fatto soltanto dopo i quindici anni e non
prima ?
Perché la legge che ha previsto la carta d’identità, e che è
il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza emanato con il Regio Decreto
6/11/1926 n. 1848, aveva previsto che tale documento dovesse essere rilasciato
alle persone pericolose o sospette o per coloro che non fossero in grado o si
rifiutassero di provare la propria identità. I bambini sotto ai quindici anni
non ne avevano bisogno perché erano normalmente accompagnati dagli adulti e di
regola non viaggiavano da soli; quindi non c’era bisogno di un documento che li
facesse riconoscere dagli estranei, anche perché di solito chi aveva meno di
quindici anni a quel tempo non usciva dalla propria città e dal proprio
quartiere dove tutti si conoscevano.
Oggi i tempi sono cambiati, ed è molto diverso, infatti è
stato creato, per chi ancora non ha 15 anni, un documento che consenta di
viaggiare ugualmente ed è il Certificato di Nascita che deve essere richiesto
all’Anagrafe ma che poi la Questura, quindi ancora l’Autorità di Pubblica
Sicurezza, completa con la nostra fotografia e con l’autorizzazione a viaggiare
all’estero.
Da qualche anno è stata creata anche una nuova carta
d’identità che pian piano sostituirà il vecchio documento cartaceo ed è la
Carta d’Identità Elettronica che per mezzo di un chip, dove sono registrati
alcuni dati relativi al nostro documento e alla cosiddetta “banda laser” dove
vengono trascritti tutti i nostri dati anagrafici compresa la nostra
fotografia, viene garantito un sistema anticontraffazione molto valido. Questi
sistemi di sicurezza si sono resi necessari perché purtroppo ci sono molte persone
disoneste che falsificano i documenti per compiere brutte azioni.
Quando poi verrete in visita con la vostra insegnante
all’ufficio Anagrafe potrete rendervi conto di persona di quello che vi ho
detto .
Se avete delle domande …
Ufficio Anagrafe, Donatella Iaccarino
L’incontro, che si è svolto in modo colloquiale, si è tenuto
con due classi 4^ . Partendo dalla realtà che i bambini vivono quotidianamente
a scuola, a casa e nel loro quartiere, abbiamo affrontato l’argomento delle
“regole” e dell’importanza di queste per la convivenza civile. Attraverso un
percorso caratterizzato da esempi pratici proposti dagli stessi alunni, che si
sono dimostrati attenti osservatori della realtà che li circonda (comportamenti
scorretti riscontrati a scuola, sui mezzi di trasporto, nei parchi pubblici e
per le strade del proprio quartiere), i bambini sono spontaneamente giunti alla
conclusione che le “regole” devono essere rispettate non solo perché
rappresentano un “obbligo” imposto, ma perché sono il fondamento del rispetto
nei confronti degli altri e di sé stessi. Il discorso, partendo da queste
piccole esperienze quotidiane, si è poi ampliato, con riflessioni
sull’importanza della Costituzione e dei principi fondamentali in essa
contenuti, che evidenziano i valori della legalità e della difesa dei diritti
del cittadino.
Staff Progetto Città Sicura, Isabella Demi
Parleremo di “Ambiente”, un bene prezioso.
Agli studenti è stato già consegnato il testo della
Costituzione.
Si ricorda che nella Costituzione della Repubblica Italiana,
la legge fondamentale dello Stato, vengono elencati i principi fondamentali e
individuati i Diritti e i Doveri dei cittadini.
Quando è entrata in vigore, nel 1948, la parola “Ambiente”
non era presente nella Costituzione.
Però, se leggiamo attentamente i primi articoli (in
particolare il n. 2 - 3 – 9 – 32 – la Repubblica tutela il paesaggio, la
salute…) possiamo dire che anche se la parola non è individuata, l’Ambiente
rappresenta già un valore riconosciuto dalla Costituzione. Rappresenta una
ricchezza, un bene prezioso che deve esser difeso dall’uomo.
Da pochi anni parte della Costituzione è stata cambiata
(2001) e finalmente nell’art. 117 è stata inserita la parola “Tutela dell’Ambiente e dell’Ecosistema”.
In queste brevi lezioni si vuol far capire ai piccoli studenti l’importanza
della tutela dell’Ambiente.
Sono stati consegnati oggetti (lapis in plastica riciclata
ricavata da custodie per CD e righelli in plastica riciclata ricavata da
bicchieri usa e getta) in materiale riciclato.
Argomenti trattati durante la lezione:
•
Cos’è un “ecosistema”:
spiegazione del termine ed esempi di ecosistema.
• Concetto di “sviluppo sostenibile”
• Tutela dell’ambiente - dovere del cittadino
• Tutela dell’ambiente - diritto di vivere in un ambiente pulito, non inquinato
•
Rifiuti - nozione di “rifiuto” (= è tutto ciò che dobbiamo o
vogliamo buttare); la legge ci indica come primo obiettivo quello di ridurre i
rifiuti; importanza del corretto conferimento dei rifiuti perché un corretto
conferimento facilita le operazioni di recupero o di smaltimento; raccolta
differenziata e riciclo dei rifiuti; tempo di degrado dei rifiuti gettati in
mare.
Gli alunni della classe 3° A della scuola Thouar
Lo Stemma del Comune di Livorno
L’origine degli stemmi risale al periodo medioevale: le
insegne e gli scudi consentivano, specie nel corso delle battaglie e dei
tornei, di individuare l’appartenenza ad uno specifico casato o territorio. Le
comunità ed i loro Enti utilizzano ancora oggi un proprio stemma per
distinguersi e farsi riconoscere.
Gli stemmi dei Comuni e degli enti in generale si compongono
di un disegno caratterizzante, contenuto all’interno di uno scudo, e di
ornamenti esterni che individuano l’ente (Comune, Città, Provincia) o suoi
riferimenti storici (nel caso delle corone nobiliari).
La comunità di Livorno, nel corso dei secoli, ha avuto vari
stemmi che sono stati oggetto di studio e ricerca da parte di storici esperti.
La storia degli stemmi è anche la storia della città di Livorno.
La fortezza a due torri sul mare, che caratterizza lo stemma
del Comune di Livorno fin dalla sua elevazione al rango di Città da parte del
Granduca Ferdinando I dei Medici nel 1606, ha avuto nei secoli disegni e
rappresentazioni diverse: per mettere ordine e garantire una rappresentazione
univoca dello stemma il Sindaco, con proprio atto del 7 novembre 2008, ha
stabilito che lo stemma ufficiale sia raffigurato come dichiarato dal Capo del
Governo con decreto del 19 settembre 1929 che lo attribuisce formalmente alla
città.
Lo stemma è rappresentato da uno scudo in cui è raffigurata una fortezza torricellata
con la torre di destra sormontata da un banderuola a
due punte d’argento svolazzante con impressa la parola Fides (in riferimento
alla fedeltà e all’attaccamento dimostrate dai livornesi nei confronti dei
Medici), il mare sottostante è d’argento, ombrato d’azzurro.
Lo stemma presenta
gli “ornamenti di città”: la corona turrita in alto (che ricorda le
cinte murarie che circondavano le città
e ne proteggevano il territorio) e in basso, sotto allo scudo, da una parte una fronda d’alloro (simbolo di
gloria) e dall’altra una di quercia (simbolo di forza, in senso sia fisico che
morale) con foglie verdi e bacche d’oro unite al centro da un nastro tricolore con i colori nazionali.
Esperto per l’elaborato grafico, Stefano Seghetti
Associazione di volontariato. Mauro Rubichi illustra ai bambini la carta
Peters che rappresenta un’occasione per affermare il valore sociale della
cooperazione
Peters, una nuova carta per affermare i diritti di
tutti gli uomini: Tutti uguali sulla carta, tutti uguali nei diritti!
Finalità
• Promuovere e sostenere una cultura di conoscenza, di scambio e valorizzazione dei popoli del sud del mondo.
• Prendere coscienza che ogni persona, affermando il diritto-dovere di “cittadino consapevole”, può modificare la
realtà in cui vive.
•
Attivare gesti concreti di solidarietà e partecipazione dove ognuno, attraverso la consapevolezza
del sentirsi “ cittadino del pianeta”, possa agire secondo le proprie
competenze e responsabilità.
• Verificare contemporaneamente i diritti sanciti dalla nostra costituzione.
Obiettivi
• Ampliare le conoscenze di culture diverse che possono essere occasione di crescita e di progresso
• Acquisire la consapevolezza della propria ed altrui identità, e del ruolo negativo di
generalizzazioni, stereotipi e pregiudizi
•
Acquisire la capacità di apprezzare e difendere l’ambiente che può essere protetto
e migliorato interagendo con esso, nel rispetto della sua struttura e dei suoi
ritmi.
•
Sentirsi “cittadini del pianeta” che con gesti concreti possono contribuire a migliorare
la qualità della propria ed altrui vita, nel rispetto delle differenze
culturali, realizzando significativi cambiamenti, affermando il rispetto dei
diritti di tutti.
...
Argomenti trattati
• Confronto tra la carta di Peters e quella di Mercatore.
• Distribuzione delle popolazioni sulla terra attraverso la carta Peters.
• Progetto e cura editoriale: Difesa Civica del Comune di Livorno
Finito di
stampare nel mese di marzo 2010 presso lo stabilimento Tipografico Benvenuti
& Cavaciocchi - Livorno
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